Esiste l’età giusta per parlare di sessualità con i figli? Molti genitori e responsabili che affrontano questa circostanza oggigiorno sperimentano varie tattiche per tentare di elucidare al massimo quest’argomento. Ma esiste uma maniera corretta di come abbordarlo? Basandosi sulla Pedagogia dell’Affetto - proposta innovatrice dell’educatore Paiva Netto applicata con successo nel sistema educativo e nei programmi socio-educativi della Legione Buona Volontà (LBV) per formare Cervello e Cuore - l'educatrice Sueli Periotto1 fa delle considerazioni su quest’argomento che provoca ancora molti dubbi ai genitori: il momento migliore per parlare di sessualità con i figli. Leggi le risposte:
A partire da quale età è importante parlare sulla sessualità al bambino?
Suelí Periotto — Non c'è un'età standard per parlarne. La curiosità del bambino nasce dalle informazioni che riceve negli ambienti in cui si socializza. Tuttavia i genitori devono stare attenti a rispondere a tutte le questioni infantili che sorgono dalle influenze esterne all'ambiente domestico.
Prima di tutto, la cosa più importante è che ci sia una base familiare ben fondata, in cui il rapporto tra genitori e figli preveda la libertà di trattare qualsiasi argomento, compreso il sesso. Di fronte a situazioni quotidiane, è essenziale non sfuggire a questi argomenti. Un rapporto di fiducia, rispetto e complicità deve essere l’obiettivo dei genitori durante la vita dei loro figli, i quali devono abituarsi ad avere i genitori come riferimento per chiarire qualsiasi dubbio.
Esiste un modo migliore per rispondere a queste domande dei bambini?
Suelí Periotto — Le risposte devono seguire due parametri:
Chiarezza: soddisfare la curiosità su questo argomento;
Obiettività: spiegare sufficientemente secondo la capacità di comprensione dell’età del figlio.
Bisogna ricordare che non vi è alcuna necessità di approfondire le risposte alle domande, dal momento che i bambini non sono ancora abbastanza maturi per assorbire tutte le spiegazioni.
Esistono approcci differenti per il bambino e per la bambina?
Suelí Periotto — Non ce ne sono. Siccome rappresenta ancora un tabù per molti genitori, è sempre esistita qualche barriera che ha impedito che la sessualità fosse trattata naturalmente nelle conversazioni in famiglia. Molti genitori aspettavano che i bambini compissero una certa età per poi, con molta cautela e talvolta con molti giri di parole, avviare un dialogo che spesso finiva col non essere franco e aperto.
Attualmente però la realtà è piuttosto diversa. L’argomento nasce tra i bambini da parte di stimoli diversi: sorge a scuola o nelle strade del quartiere, nelle conversazioni con i compagni, conoscenti e vicini di casa; su internet, sui siti web o nelle chat room; o anche attraverso programmazioni trasmesse dai mezzi di comunicazione.
Spetta ai responsabili fare molta attenzione ai componenti del circolo della convivenza dei bambini (fisica e virtuale), e a ciò che i piccoli assistono alla televisione. È necessario porre limiti ai bambini, dal momento che molti approcci non favoriscono in genere fondamenta sicure che educhino veramente i bambini a rispetto dell'educazione sessuale. Anzi, spesso promuovono un’educazione sbagliata, ed è proprio lì che sorge la terribile banalizzazione del sesso inteso appena come "semplice atto di meccanica sessuale", separato dal sentimento fondamentale di Amore nella sua forma più elevata, come ci rivela l'educatore Paiva Netto. A proposito, nel suo saggio letterario Vangelo del Sesso (Casa Editrice Elevazione), a partire dalla p. 21 precisa:
“L'amore non costituisce una turpe espressione di desiderio. Si trova molto più in alto, al di sopra degli equivoci terreni, allo stesso tempo che abita l'Essere Umano, mantenendolo moralmente vivo. Come fattore irremovibile dell’Essere, genera la vita. Essendo ovunque, è tutto. Perciò chi non ama non può considerarsi civilizzato se disprezza la Legge della Solidarietà Umana e Sociale di Colui che è il massimo potere dirigente del pianeta: 'Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi. Solo così potrete essere riconosciuti come miei discepo-li' (Vangelo di Cristo secondo Giovanni 13,34 e 35). (...)”.
E prosegue il dirigente della LBV:
“La natura del Sesso
“Per coloro che hanno occhi per vedere e orecchie per sentire, ciò che ha poco a che vedere con il sesso in sé stesso è il cosidetto 'fare sesso', praticato di solito senza nessuna cautela, con conseguente gravidanza persino tra le pre-adolescenti, senza la maturità per tale responsabilità (...). Il sesso è, soprattutto, Amore. E quando è bagnato da lui, è meraviglioso. La sua durata è superiore a quella delle Rose di Malherbe2. Clemente Alessandrino (150 circa -215 circa), nel suo “Il Pedagogo” avverte: 'Non dobbiamo vergognarci di parlare di ciò che Dio non si è vergognato di creare'. Ma ora, che tanto si parla di sesso, le persone che curiosamente si considerano libere pensano soltanto ad andare a letto (risi). Tuttavia, quando Da Vinci (1452-1519) ritratta l'enigmatica Gioconda, avviene un atto sessuale della sua arte; il che si verifica anche quando Michelangelo (1475-1564) dipinge il soffitto della Cappella Sistina o quando scolpisce le ineguagliabili statue di Davide e di Mosè (‘Parla!’). La scoperta della penicillina da parte di Flemming (1881-1955), è stato un altro atto sessuale (in questo caso della scienza). Il sesso è essenzialmente la creazione e la Maternità, la sua elevazione (...). La natura del Sesso è creare. In questo senso non esiste un Essere più sessuale di Dio".
Il suggerimento, quindi, ai genitori e agli insegnanti al momento dell’approccio di questa e di altre questioni che possano apparire è quello di non perdere di vista che l'intuizione è una grande alleata nell’educazione dei nostri figli ed allievi. Condurre gli argomenti alla luce della Spiritualità Ecumenica è la decisione giusta nella vita di tutti noi, Spiriti Eterni in costante processo di evoluzione e di apprendimento.
Invia le tue domande e i tuoi commenti su quest’argomento e su altri argomenti quotidiani alla Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo. Lascia che la Spiritualità Ecumenica faccia parte della tua vita! E se questo contenuto ti fa bene, condividilo! Potrà toccare il cuore pure di molti altri.
________________
1 Suelí Periotto è pedagogista con post laurea in Gestione Scolastica e Metodologia delle Scienze Umane, ha ricevuto il titolo di master in Educazione nell’università PUC-SP, è conferenziere e presentatrice del programma Educazione in Dibattito della Super Rete Buona Volontà di Radio (puoi seguire il programma accedendo al portale www.boavontade.com in portoghese).
2 Rose di Malherbe — Verso tratto dal poema Consolation à M. du Périer del poeta francese François de Malherbe (1555-1628): “E rosa, lei ha vissuto quel che vivono le rose”, che significa una vita effimera.