La Religione è una delle forme più antiche di interazione sociale e di produzione di conoscenza di cui si abbia notizia. Si ritiene che ancor prima della comparsa delle tradizioni religiose, con l'istituzionalizzazione di riti, liturgie e dottrine, migliaia di anni fa gli esseri umani già espressavano il loro sentimento religioso negli raggruppamenti, nelle tribù e nei clan.
Oggi gli studiosi riconoscono che l'elemento religioso ha contribuito in modo significativo all'evoluzione umana, offrendo migliori condizioni di sopravvivenza all'Homo sapiens sapiens, che ha sviluppato questo aspetto nel suo gruppo primitivo. A questo rispetto il professore dott. Silas Guerriero, antropologo e coordinatore del master e dottore in Scienze Religiose presso la Pontifícia Universidade Católica de São Paulo (PUC-SP), così si è espresso in un'intervista alla Super Rete Buona Volontà di Radio il 27 febbraio 2011:
“I gruppi umani che avevano questa capacità di organizzazione a partire da una fede in qualcosa di superiore, hanno avuto un vantaggio rispetto agli altri. E questo spiega il perché la Religione sia così presente a tuttoggi, vale a dire che è qualcosa molto presente nelle nostre radici. (...) Pensare religiosamente è stato un vantaggio straordinario, è stata quella cosa che ha dato una possibilità di sopravvivenza a queste persone”.
In contropposizione al ruolo così predominante nella vita delle persone, le tradizioni religiose a volte sono servite come strumento di "pedine" in varie dispute politiche ed economiche nel corso della Storia, poiché esercitavano un’influenza su un sentimento sacro nell'individuo che è la sua convinzione più intima e profonda, la sua Fede.
Per questo, in alcuni casi, varie correnti spirituali sono state utilizzate come pretesto per la guerra, mentre lo sfondo reale di questi episodi era l’ambizione sfrenata di individui o di gruppi per il potere il quale, a sua volta, rende la persona così cieca da non farle riconoscere la fraternità esistente nel prossimo.
Soprattutto a causa di questi avvenimenti la Religione è stata erroneamente vista come fautrice di discordie o di manipolazione della volontà popolare, a tal punto da essere classificata da Karl Marx (1818-1883) come “l'oppio dei popoli” e da Sigmund Freud (1856-1939 ) come “infantilismo psichico”.
Esaminando le prospettive presentate, in che modo si può intendere l'importanza della Religione nella vita umana? Per rifletterci sopra è chiaro il pensiero di José de Paiva Netto, Presidente Predicatore della Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo, il quale nel suo libro Dialettica della Buona Volontà — Riflessioni e Pensieri (51ª edizione, 1987, pag. 212) dice:
“La religione deve rendere l'essere umano migliore, integrandolo al suo Creatore attraverso la pratica della Fraternità e della Giustizia fra le Sue creature”.
Secondo questo approccio, la Religione certamente non costituisce l’elemento turpe e primario che inebria multitudini nell’incoraggiamento di sanguinosi conflitti, persecuzioni, radicalismi, apatia o accomodamento. Anzi, è tutto il contrario.
Alla domanda di un lettore, Paiva Netto pubblicò le seguenti parole sul giornale “Folha de S.Paulo” del 24 agosto 1986, nel Primo Quaderno, pagina 5:
“(...) non vedo la Religione come rings di lotta libera, dove le molte credenze si lanciano violentamente all’attacco o in difesa di principi, o di Dio, che è amore e che, per questo, non può approvare manifestazioni di odio nel Suo Santo Nome e neppure ha bisogno di una rabbiosa difesa di chiunque sia.
“Alziro Zarur (1914-1979) diceva che ‘il più grande criminale del mondo è colui che predica l’odio in nome di Dio’.
“Per me, Religione è Solidarietà, rispetto alla Vita, illuminazione dello Spirito, di cui tutti facciamo parte. La religione è qualcosa di dinamico, vivo, pragmatico, altruisticamente realizzatrice, che apre cammini di luce nelle anime e che, per questa ragione, deve stare nell’etica di vanguardia. Non riuscirei a capirla se non agisse in un modo sensato nella trasformazione delle realtà tristi che ancora tormentano i popoli. Questi, ogni volta di più, hanno bisogno di Dio, che è l’antidoto per i propri mali spirituali e morali, e di conseguenza, anche per quelli sociali, quali l’immobilismo, il settarismo e l’intolleranza, tutte cose che degenerano, oscurano lo Spirito delle moltitudini. (...) E, per nessun motivo, dobbiamo escludere gli atei che in un modo o nell’altro beneficiano il mondo."
Vivere l’Ecumenismo2 è una delle proposte principali che la Religione dell'Amore Universale divulga al mondo sin dai suoi esordi, affinché non venga mai più distorto il vero significato di Religione. L’Ecumenismo impiegato nel senso originale della parola – dal greco oikoumenikós, significa “con uno scopo o applicazione mondiale, universale”.
Pertanto abbraccia tutte le fedi, le filosofie e le aree della conoscenza spirituale e umana. L’Ecumenismo innanzitutto incoraggia la pratica dell’Amore, della bontà, del rispetto, della solidarietà, ecc, attraverso la “manifestazione di ciò che nasce con l'individuo, anche quando è ateo: il senso della religiosità, che si esprime nelle forme più varie”3 (nostre le virgolette), come afferma il creatore della Accademia Gesù, il Cristo Ecumenico4.
Osserviamo la bandiera dell’Ecumenismo nella traiettoria della Religione del Nuovo Comandamento. Il 7 gennaio 1950 — sei giorni dopo aver fondato la Legione della Buona Volontà, prima fase evolutiva della Religione del Terzo Millennio — Alziro Zarur, indimenticabile comunicatore radiofonico, giornalista e poeta carioca, lanciò la Crociata delle Religioni Affratellate, durante la quale i rappresentanti di svariate tradizioni spirituali e di aree del pensiero umano potettero discutere armoniosamente sui loro punti di vista a rispetto dell’argomento in questione.
Si anticipava così quello che sarebbe stato chiamato dialogo interreligioso, e si materializzavano i precetti che Zarur difendeva fin da ragazzo, negli anni ‘20. L'evento ebbe luogo nella sala consiliare dell’Associazione della Stampa Brasiliana (ABI) e fu il risultato di incontri preparatori tenutisi in ottobre, novembre e dicembre 1949 nella sala della direzione di quella rispettata istituzione.
Per l’occasione furono conferenzieri: Salustiano César, reverendo protestante; Teles da Cruz, cattolico; Murilo Botelho, esoterico; Leopoldo Machado, spiritista; Eugenio Figueiredo, libero pensatore, Samuel Linderman, ebreo e Ascânio de Farias, positivista. L'iniziativa ottenne un particolare risalto sul giornale O Globo nelle edizioni del 13 e del 26 gennaio 1950, ed ebbe anche un riconoscimento da parte del Vaticano negli anni ‘60, ricevendo la Medaglia di Papa Paolo VI, “per i servizi resi alla causa dell'Ecumenismo” — consegnata dal Nunzio Apostolico Don Sebastião Baggio.
Visita il Tempio della Buona Volontà, una delle Sette Meraviglie di Brasilia
A partire da questo Ideale, diverse azioni sono state e continuano ad essere sviluppate a favore della Fraternità senza frontiere. Un esempio importante di questo è stata la costruzione del Tempio della Buona Volontà (TBV), inaugurato da Paiva Netto il 21 ottobre 1989 a Brasilia, Brasile.
Il monumento, una Piramide a Sette Facce, accoglie tutti coloro alla ricerca di un incontro con il sacro, con il Creatore e con gli ideali più elevati, senza restrizioni di classi sociali, di sesso, di etnia e di prese di posizione spirituali e/o filosofiche, essendo un pietra miliare nella storia dell'Ecumenismo mondiale.
Il TBV è riconosciuto per promuovere il dialogo e la Pace, e per questo in vari Stati brasiliani la data del 21 ottobre è stata dichiarata La Giornata dell’Ecumenismo.
Cinque anni dopo, il 25 dicembre 1994, in occasione del Natale Permanente di Gesù, il leader delle Istituzioni della Buona Volontà inaugurò accanto al Tempio della Pace il Parlamento Mondiale della Fraternità Ecumenica (ParlaMundi della LBV), sede di importanti eventi, forum e conferenze internazionali, come per esempio il Forum Mondiale di Ufologia (1997), il Forum Mondiale Spirito e Scienza della LBV (dal 2000 in poi), e di molti altri svoltisi sotto la linea guida tracciata dal suo costruttore:
“Esso [il ParlaMundi] propone la riconciliazione universale di tutta la conoscenza spirituale e umana in una forza potente a servizio dei popoli. Zizzanie, radicalismi, ostilità di ogni tipi devono restare lontani dai dibattiti e dai proposizioni religiosi, filosofici, politici, scientifici, economici, artistici, sportivi e di tutto il resto, poiché l'essere umano nasce sulla Terra per vivere in società, una Società Solidale Altruista Ecumenica”.
La Religione di Dio, la Religione Ecumenica del Brasile e del Mondo, fa parte del Comitato per la Diversità Religiosa e per i Diritti Umani (CDRDH) della Segreteria Speciale per i Diritti Umani della Presidenza della Repubblica, della quale è partner sin dal 2004, anno in cui ha contribuito alla composizione del Manuale sulla Diversità Religiosa e del video sui Diritti Umani e sulla Diversità Religiosa.
Con questo lavoro speriamo che la libertà di religione, garantita dalla Costituzione Federale del 1988 e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sia davvero rispettata e vissuta da tutti, e che si ponga fine all'intolleranza religiosa, che purtroppo pedura ancora oggi nel nostro Paese e nel mondo.
Allo stesso modo in cui la Religione è stata essenziale per la sopravvivenza dei popoli primitivi, l'Ecumenismo — in tutta la sua dimensione più ampia — assume un ruolo della stessa importanza nel riconoscimento della molteplicità, e nella costruzione dell’armonia sociale.
Un fattore che oltrepassa il dialogo fondamentale nel campo religioso; indispensabile alla Politica, alla Scienza, alla Filosofia, all'Economia, alla Cultura, all'Arte, allo Sport insomma a tutti i settori della vita e a tutte le creature.
È fondamentale anche per la diffusione dell’“unità nella diversità per sconfiggere le avversità” perché “l’Ecumenismo è un’educazione aperta alla Pace”, così come sostiene Paiva Netto, che in un messaggio indirizzato alla Conferenza di Vertice della Pace Mondiale per il Millennio, organizzata dalle Nazioni Unite nel mese di agosto 2000 presso la sua sede nella città di New York, Stati Uniti4, invitò i partecipanti provenienti da tutti i Paesi membri a riflettere sulle loro responsabilità nei confronti del loro popolo, conforme il seguente brano tratto dalla lettera:
“Invitare tutti ad entrare senza indugio nella Sublime Scuola dell'Amore Fraterno per viverlo apertamente è, in poche parole, il compito svolto dai fondatori delle convinzioni. Eseguirlo in armonia è in definitiva la via che conduce alla Pace”.
“Ogni documento finale firmato in questo Incontro Internazionale sarebbe una lusinga lanciata in faccia al mondo se non usciamo da qui convinti che siamo legittimamente Umanità, 'un poema di compassione', come voleva Buddha (556-486 a.C)”.
“Alla fine della Conferenza di Vertice della Pace Mondiale per il Millennio, che ha in qualità di anfitrione le Nazioni Unite, l’ONU, attraversiamo i suoi portoni definitivamente come Fratelli. Fratelli e Sorelle qui, Fratelli e Sorelle là fuori, Fratelli e Sorelle a migliaia di chilometri di distanza. Solo così saremo in grado di materializzare in maniera soddisfacente ciò che stiamo definendo in questo evento”.
Dopo tutto, non è questo che ci ha chiesto il Rabbino della Galilea duemila anni fa? Il Gesù Ecumenico, senza settarismo, libero da odio e fanatismo — così proclamato dalla Religione di Dio — la cui benedetta influenza va oltre le tradizioni religiose, non ha temuto neanche la “morte”, era tanto integrato al senso sublime del Suo Nuovo Comandamento:
“Amatevi come Io vi ho amati. Soltanto così potrete essere riconosciuti come miei discepoli” (Vangelo secondo Giovanni 13:34 e 35).
Ecco cosa sostenta il concetto e la pratica dell'Ecumenismo nella Religione del Terzo Millennio. Si tratta della forza motrice che spinge le persone alla pratica di questo senso divinamente umano in tutto ciò che svolgono nella vita.
Il Maestro Amato ci ha anche indotto a non coltivare la Fede in maniera cieca e intollerante, quando ha detto:
“Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, e non credetemi, credete almeno per causa delle mie opere; affinché possiate capire che il Padre è in me e Io nel Padre” (Vangelo secondo Giovanni 10:37 e 38).
Ora, considerando le opere intraprese dal Cristo Ecumenico per Amore all'Umanità, ci sono numerose ragioni per applicare gli insegnamenti universali di quest’Essere, che non ha fatto altro che diffondere la Luce, la Bontà e la Concordia tra i popoli, senza distinzione.
Invia le tue domande e i tuoi commenti su quest’argomento e su altri argomenti quotidiani alla Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo. Lascia che la Spiritualità Ecumenica faccia parte della tua vita! E se questo contenuto ti fa bene, condividilo! Potrà toccare il cuore pure di molti altri.
____________
* Josué Bertolin — Segretario esecutivo dell’Accademia Gesù, il Cristo Ecumenico; master in Storia della Scienza presso l’Università di São Paulo (USP); conduttore del programma Conexão Jesus, trasmesso dalla Super Rete Buona Volontà di Communicazione (radio, TV e internet), in Brasile.
1 - Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo — Denominata anche Religione del Terzo Millennio e Religione dell’Amore Universale. Si tratta della Religione Ecumenica del Brasile e del mondo.
2 - Conosci I Quattro Pilastri dell’Ecumenismo nel libro di Paiva Netto Riflessioni dell’Anima (135ª edizione, São Paulo: Elevazione, 2009, pp. 162-164).
3 - Il pensiero fu espresso il 10 ottobre 1981 da Paiva Netto in un'intervista al veterano giornalista italiano che vive in Brasile Paulo Parisi Rappoccio. È possibile analizzare che teorie materialistiche, consciamente o meno, hanno alimentato quella sensazione descritta dall'autore in forma di ideologia e/o di utopia, motivando i suoi seguaci a coltivare un sistema di convinzioni e valori a partire da un’aspirazione ad un futuro migliore basato sui loro concetti.
4 - È stata fondata dal leader della Religione di Dio nel 2007, per promuovere il vasto ed ecumenico dibattito su Gesù, sui Suoi insegnamenti universali e sulla loro applicazione nella vita quotidiana delle persone. Puoi saperne di più su quest’ argomento su : Paiva Netto e a Proclamação do Novo Mandamento de Jesus — A saga heroica de Alziro Zarur na Terra [Paiva Netto e la Proclamazione del Nuovo Comandamento di Gesù — La saga eroica di Alziro Zarur sulla Terra] (São Paulo: Elevação, 2009).
5 - Più di un migliaio di leader religiosi di vari Paesi si sono impegnati, in un importante documento prodotto in occasione della Conferenza di Vertice della Pace Mondiale, ad unirsi intorno alla soluzione del problema della intolleranza nel mondo. Il messaggio “Il dinamismo della Pace” di Paiva Netto, pubblicato in quattro lingue (portoghese, inglese, spagnolo e francese), ha avuto una ripercussione così significativa tra i presenti a tal punto da essere scelto come testo di lettura alla chiusura dell’evento. La LBV, per il fatto di trovarsi fin dal 1994 alle Nazioni Unite – anno in cui ha cominciato ad essere integrante del Dipartimento di Informazione Pubblica (DPI) ottenendo, nel 1999, lo status consultivo generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite — e per l’ammirazione che desta la tradizione ecumenica e fraterna della sua parola a favore della comprensione umana, ha ricevuto un invito per iscritto inviato dal comitato organizzatore al leader dell’Istituzione affinché fossero indicati i nomi di coloro che avrebbero assunto il coordinamento della comitiva di religiosi brasiliani in quell’importante incontro.